Alla base dell’emicrania c’è una predisposizione familiare e genetica.
Circa un paziente emicranico su dieci presenta caratteristiche cliniche che possono inquadrarlo nell’ambito dell’Emicrania Vestibolare (anche detta Vertigine Emicranica).
Alla base dell’emicrania c’è una predisposizione familiare e genetica che rende il cervello “iperattivo” di fronte agli stimoli ambientali. Segue la risposta cerebrale, attraverso il dolore e i sintomi associati: il fastidio per le luci, i rumori, la nausea e in alcuni casi il vomito.
Recenti studi hanno mostrato un elemento in più, che evidenzia come il cervello dei pazienti affetti da emicrania possa rispondere al mal di testa anche con sintomi vertiginosi. Da qui l’ipotesi che le vertigini, finora associate a malattie del sistema vestibolare, possano in realtà scaturire da un attacco di emicrania.
Come per l’emicrania, anche la diagnosi di Vertigine Emicranica si baserà su un’attenta analisi dei disturbi riferiti dal paziente. Il medico valuterà, anche sulla base delle linee guida della Società internazionale Emicrania, se il problema del paziente è riconducibile a Vertigine Emicranica o ad altre cause.
La vertigine può manifestarsi contemporaneamente alla sintomatologia emicranica (associata), o prima dell’insorgenza (prodromica), o manifestarsi alla fine dell’episodio (epigona). Queste manifestazioni vengono definite “vertigine emicranica associata”.
Poiché l’Emicrania Vestibolare è caratterizzata da una grande variabilità, è spesso difficile giungere ad una diagnosi e per valutare questo tipo di paziente, spesso occorre un approccio multidisciplinare:
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