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Attenzione alla sindrome Metabolica: nemico silenzioso presente non solo nei soggetti in sovrappeso, ma anche nei soggetti magri

 

La sindrome metabolica è un quadro clinico complesso, determinato dalla presenza simultanea di varie condizioni: diabete, pressione alta, obesità, una grande circonferenza del girovita (obesità viscerale), quest’ultima dovuta a un eccesso di grasso addominale intorno agli organi interni come: il fegato, il pancreas e l’intestino, e le alterazioni dei livelli ematici di colesterolo e altri grassi (dislipidemia).

Lo sapevi che…

La sindrome metabolica viene indicata anche come sindrome da insulino-resistenza, poiché si ritiene che la sua causa principale sia la resistenza delle cellule all’insulina, ormone prodotto dal pancreas che controlla il trasporto del glucosio dal sangue nelle cellule e dove è utilizzato per la produzione di energia.

Qual è l’incidenza della sindrome metabolica sulla popolazione a livello mondiale?

Diabete, pressione alta e obesità sono correlati tra di loro e sono sempre più comuni nella popolazione a causa di abitudini e stili di vita errati. Questo spiega la larga diffusione della sindrome metabolica che, attualmente, interessa una persona adulta su quattro.

Secondo l’Oms, nei Paesi industrializzati la sindrome metabolica è un problema grave, negli Stati Uniti colpisce più del 40% dei soggetti di età superiore a 50 anni (il 35% in Europa) e il 43,5% delle persone over 60, in particolare le donne dopo la menopausa.

Anche i bambini e gli adolescenti possono sviluppare la sindrome metabolica. La sua frequenza è stimata intorno al 4% nella popolazione pediatrica generale, raggiungendo il 30% nei bambini con obesità

Quali sono i sintomi?

La sindrome metabolica è un nemico silenzioso. Spesso, infatti, chi ne soffre non lamenta particolari sintomi.

L’obesità viscerale, ovvero la circonferenza addominale, è l’elemento cardine, oltre che l’unico chiaramente visibile, mentre gli altri vanno individuati con le analisi del sangue o la misurazione della pressione.

La sindrome metabolica inizia con l’unico segno esterno che è appunto la «pancetta». Anche per questo motivo tale condizione viene diagnosticata casualmente, durante accertamenti eseguiti per altre motivazioni.

Quali sono i fattori di rischio della sindrome metabolica?

I fattori che possono causare la sindrome metabolica sono:

  • predisposizione genetica alla resistenza insulinica
  • sovrappeso
  • sedentarietà
  • fegato grasso o steatosi epatica (accumulo di trigliceridi e altri grassi nel fegato)
  • sindrome dell’ovaio policistico (tendenza alla produzione di cisti a livello delle ovaie)
  • problemi respiratori durante il sonno (come l’apnea notturna)
  • l’avanzare dell’età.

Quali sono le conseguenze della sindrome metabolica?

La sindrome metabolica presenta un rischio due volte maggiore di sviluppare malattie cardiache (infarti e ictus) e cinque volte maggiore di sviluppare il diabete di tipo 2.

Il rischio di sviluppare altre malattie è causato dall’eccesso del grasso al livello addominale, che aumenta il rischio di:

  • ipertensione arteriosa (pressione delle arterie persistentemente alta)
  • coronaropatia (patologia che implica una parziale o completa ostruzione dell’afflusso di sangue al cuore)
  • diabete di tipo 2(patologia in cui i livelli di zucchero nel sangue sono eccessivamente elevati poiché l’organismo non produce sufficiente insulina).
  • dislipidemia (alterazione dei livelli ematici dei grassi, compreso il colesterolo)
  • fegato grasso (accumulo anomalo di alcuni grassi, i trigliceridi, nelle cellule epatiche)
  • gotta (malattia caratterizzata da attacchi di artrite causati dal deposito di cristalli di acido urico nelle articolazioni)
  • sindrome dell’ovaio policistico nelle donne (caratterizzata da leggera obesità, mestruazioni irregolari o assenti, e sintomi causati da alti livelli di ormoni maschili)
  • insufficienza renale cronica (lenta e progressiva riduzione della capacità dei reni di filtrare le scorie metaboliche dal sangue)
  • disfunzione erettile negli uomini.

Qual è il trattamento per la sindrome metabolica?

Il trattamento iniziale prevede l’esercizio fisico e i cambiamenti delle abitudini alimentari. Se necessario, ciascuna componente della sindrome metabolica deve essere trattata anche con farmaci o integratori, questo per tenere sotto controllo la pressione alta e la funzionalità epatica, abbassare il colesterolo e i trigliceridi o ridurre la glicemia in base ai parametri alterati rispetto alla norma. Per esempio, l’integrazione a base di sostanze naturali può essere utile per favorire le fisiologiche funzioni del fegato e proteggere le cellule da un possibile stress ossidativo.

Segui i consigli per prevenire lo sviluppo della sindrome metabolica:

  • mantieniti in peso-forma evitando sovrappeso e l'obesità
  • svolgi regolarmente attività fisica, con almeno 150 minuto di esercizio aerobico moderato o intenso alla settimana
  • segui una dieta bilanciata che preveda molto consumo di frutta e verdura e una riduzione di cibi e bevande eccessivamente calorici
  • poni particolare attenzione all'uso del sale da cucina (sodio) limitandone le quantità a vantaggio dell’impiego di erbe aromatiche e spezie; da evitare, o limitare, il consumo di zuccheri, dolci e bevande zuccherate
  • modera il consumo di alcol e astieniti dal fumo.

 

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