I disturbi dei ritmi circadiani del sonno possono portare a problemi di sicurezza sul posto di lavoro o sulla strada. Scopriamo cos'è un ritmo circadiano e perché la sua regolarità è importante.
I disturbi dei ritmi circadiani del sonno possono portare a problemi di sicurezza sul posto di lavoro o sulla strada. Scopriamo cos'è un ritmo circadiano e perché la sua regolarità è importante.
Cos’è il Ritmo circadiano del Sonno?
Ognuno ha un orologio biologico che dura circa 24 ore, che regola l'alternanza tra sonno e veglia, e il ciclo si ripete. Questo ciclo è chiamato ritmo circadiano del sonno, che deriva dal latino “circa diem”, che significa “circa un giorno".
Il sistema è molto complesso e non è responsabile solo del ritmo sonno-veglia, ma anche del ciclo della pressione arteriosa, della temperatura del corpo, della frequenza cardiaca e del tono muscolare.
L’orologio circadiano viene regolato da molteplici fattori e si basa su alcuni stimoli esterni, tra cui la luce del giorno e la temperatura dell’ambiente, che influenzano soprattutto il ritmo sonno-veglia.
Quando si può parlare di disturbi del ritmo circadiano del sonno?
Nei mammiferi, il ritmo circadiano sonno-veglia, è regolato dal nucleo soprachiasmatico (SNC) dell’ipotalamo, e la sua attività è influenzata dagli stimoli luminosi provenienti dalla retina durante il giorno e dalla produzione di melatonina durante la notte. In questo modo l’orologio interno è in perfetta sintonia con il ciclo buio-luce dell’ambiente esterno.
L’orologio biologico, quando c’è una variazione di una o due ore, si adatta senza problemi al nuovo ritmo, ma quando la sincronizzazione del ritmo sonno-veglia viene influenzata da variazioni (fattori esterni o interni), l’organismo non riesce a far fronte al cambiamento senza creare delle conseguenze.
Quali sono i sintomi dei disturbi del ritmo circadiano del sonno?
Le persone con disturbi del ritmo circadiano del sonno hanno difficoltà ad addormentarsi e si svegliano ripetutamente durante la notte, o si svegliano presto al mattino, non riuscendo più a riaddormentarsi.
Le diverse tipologie di disturbi del ritmo circadiano del sonno
I disturbi del ritmo circadiano del sonno possono avere sia origini endogene, come la sindrome da fase di sonno ritardata e la sindrome da fase di sonno anticipata, oppure essere generati da fattori esterni, come le sindromi da jet-lag o da lavoro a turni.
Quali sono i sintomi e le persone più colpite…
… dalla Sindrome della fase del sonno ritardata?
Le persone che soffrono di sindrome da fase di sonno ritardata, pur andando a letto presto, si addormentano molto tardi e tendono a svegliarsi nel pomeriggio. È una patologia che si riscontra soprattutto negli adolescenti e nei giovani.
…dalla Sindrome della fase del sonno avanzata?
Le persone che soffrono di sindrome da fase di sonno avanzata si addormentano molto presto, tra le 18 e le 21, e si svegliano tra le 2 e le 5 del mattino. Rispetto alla sindrome da fase di sonno ritardata, questa patologia è comune soprattutto nelle persone anziane.
…dalla Sindrome da jet lag?
Il Jet lag avviene quando si fa un viaggio aereo molto lungo che attraversa almeno due fusi orari. L’interruzione del ciclo sonno-veglia fa sì che non ci si adatti facilmente ai nuovi orari, pertanto si verificano mancanza di appetito, disturbi a livello gastrointestinale, stanchezza generale e sbalzi d’umore. Viaggiare verso est (promuovendo il ciclo del sonno) causa sintomi più gravi rispetto ai viaggi verso ovest (ritardando il sonno).
Gli individui più anziani sono più inclini al disturbo da jet lag, a causa di una riducibilità della capacità di addormentarsi in fasi circadiane avverse.
…dalla Sindrome da lavoro a turni?
Chi lavora di notte, o su turni, soffre della cosiddetta sindrome da turnismo, questo accade quando gli orari di lavoro sono in conflitto con il ritmo circadiano naturale del corpo. Il turno di lavoro fisso (ossia, full-time notturno o serale) è preferibile; i turni a rotazione devono andare in senso orario (ossia, dal giorno alla sera alla notte). Questa sindrome si presenta più frequentemente nelle persone anziane.
…dalla Sindrome da ciclo sonno-veglia non circadiano?
Molto meno frequente, è la Sindrome del ritmo sonno-veglia non circadiano, che è caratterizzata da un ritmo sonno-veglia caotico, ovvero l’alternanza tra brevi episodi di sonno e di veglia sparsi durante tutto il giorno, con conseguente riposo instabile e modelli comportamentali di veglia non sincronizzati. Questo disturbo è più comune negli anziani che giovani.
Segui i consigli per come trattare i disturbi del ritmo circadiano del sonno.
A seconda del tipo di disturbo, la terapia può basarsi semplicemente con un cambio di abitudini, ove possibile. Chi lavora su turni e dorme di giorno, deve fare in modo di ridurre l’esposizione al sole prima di tornare a casa, così da non avere difficoltà a prendere sonno. La camera, inoltre, deve essere buia e tranquilla il più possibile. Chi ha problemi ad alzarsi, al contrario, dovrebbe esporsi a luce intensa al mattino, così come tutti coloro che soffrono di sonno anticipato.
Altrimenti, la somministrazione di melatonina in uno specifico momento della giornata, che varia in base al tipo di sindrome, è efficace per favorire il riposo notturno e il ripristino del normale ciclo sonno-veglia.
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