Lo sapevi che…
Più della metà dei pazienti affetti da nefropatia cronica (CKD) soffre di ipertensione arteriosa, che a sua volta può contribuire all’evoluzione della nefropatia e accresce il rischio di sviluppare malattie cardiache.
Cos’è la nefropatia cronica?
La nefropatia cronica è quando i reni sono stati danneggiati da condizioni specifiche, come: il diabete, l’ipertensione arteriosa o la glomerulonefrite. Di conseguenza, i reni fanno molta più fatica a svolgere i seguenti compiti:
Quali sono le complicazioni della nefropatia cronica?
La nefropatia cronica provoca un accumulo di sostanza di scarto nel sangue e, di conseguenza, induce un malessere fisico. Nella fase iniziale della nefropatia cronica possono svilupparsi complicazioni, come: l'ipertensione, l'anemia (bassi valori di globuli rossi), la debolezza delle ossa, le disfunzioni nutrizionali e le lesioni nervose. Inoltre, la nefropatia aumenta il rischio di incorrere in malattie cardio-circolatorie.
E’ importante sapere che le complicazioni della nefropatia cronica possono svilupparsi lentamente e, spesso, senza sintomi premonitori. Purtroppo, la nefropatia cronica può trasformarsi in insufficienza renale e rendere necessaria la dialisi o un trapianto di rene per sopravvivere, quindi la malattia dovrebbe essere diagnosticata precocemente e curata nella fase iniziale, dove è possibile prevenire o ritardare la comparsa di queste complicazioni.
Cos’è l’ipertensione arteriosa?
La pressione arteriosa è la forza che il sangue esercita sulle pareti dei vasi sanguigni quando viene pompato dal cuore. Se la pressione è troppo elevata si verifica una condizione detta ipertensione.
Che rapporto c’è tra ipertensione e nefropatia?
Il rapporto è duplice, perché:
Come si fa a sapere se la pressione arteriosa è troppo alta?
I valori normali di pressione in adulti dai 18 anni in su sono inferiori a 120/80. I soggetti che registrano i valori di massima compresi tra 120 e 139, o i valori di minima tra gli 80 e gli 89, hanno maggiori rischi di ammalarsi di ipertensione e devono intervenire in tempo per prevenirla.
In generale i valori di pressione pari a 140/90 o superiori sono considerati elevati. Ma in pazienti affetti da diabete o nefropatia valori pari a 130/80 e superiori sono già da considerare elevati.
Quanto spesso deve essere monitorata la pressione arteriosa?
La pressione arteriosa dovrebbe essere misurata ogni volta che viene effettua una visita dal proprio medico o presso il proprio ambulatorio di riferimento e, inoltre, è possibile misurarsi la pressione da soli comodamente a casa; in questo modo si possono controllare i valori quotidianamente e presentare al medico un resoconto dettagliato ogni volta che si effettua una visita.
Poni attenzione alle complicazioni e previeni il rischio di malattie cardiache
Nei pazienti affetti da nefropatia, l’ipertensione accresce la probabilità di un aggravarsi della condizione renale, che può determinare complicazioni cardiache. Seguire la terapia e tenere sotto controllo la pressione arteriosa può evitare che la nefropatia si aggravi, prevenendo il rischio di malattie cardiache.
In cosa consiste la terapia per l’ipertensione e la nefropatia cronica?
Per ogni paziente viene definita una terapia su misura in base allo stadio di evoluzione della nefropatia. La terapia ha lo scopo di:
Per riuscire a raggiungere questi obiettivi è necessario cambiare il proprio stile di vita: seguire una dieta più salutare, fare più attività fisica, assumere medicinali.
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